Teaser
Noi siamo Alpha del Ghenos dell'Alba.
Noi siamo curiosità e trascendenza.
Da che ne abbiamo memoria, il nostro essere appartiene alla Gilda dei Filosofi. I nostri poteri sono stati usati per risanare malanni e rimarginare ferite molte più volte di quanto una mente sia in grado di contare. E spesso abbiamo assistito a discussioni di sapienti, alle loro esposizioni, alle loro metodologie di ricerca della verità. Non è dal nulla che proviamo questo ardente desiderio di sapere, di dissetarci alle fonti di conoscenza. I nostri Arconti sono cambiati varie volte all'interno della Gilda, passandoci da un proprietario all'altro come uno strumento prezioso da custodire e da affinare. Eppure mai vi è stato un Arconte che non fosse soddisfatto delle nostre prestazioni, ma anche della nostra conoscenza intima della struttura Umana, dei suoi corpi, di come si muovono e di come interagiscono con l'ambiente. Come infatti curare meglio un corpo, ripristinarlo, se non conoscendone con precisione ogni sua funzionalità?
Questo il nostro fine ultimo, conoscere ogni organo, scoprire ogni nervo e fascio di muscoli, tutto ciò che muove un Umano e la meccanica del soffio vitale che con tanta grazia il nostro Ghenos elargisce a corpi altrimenti destinati alla sofferenza. E non vediamo l'ora di conoscerlo il nostro nuovo Ghenos e di condividere con le nostre future sorelle queste meravigliose esperienze, questo flusso cognitivo che in tutto scorre e di cui noi carpiremo, con qualsiasi mezzo necessario, ogni segreto.
Eterecarnidi
Noi siamo gli Eterecarnidi che faranno parte della 388a missione. Ci siamo uniti alle carovane della Spedizione quando giunsero a Pharos oltre le Lande Salate e affronteremo il resto del viaggio con gli Umani. Alcuni di noi hanno già trovato un Arconte nei mercati di Pharos, altri sono al seguito di un Discepolo dell'Etere che ancora li possiede e li venderà una volta che giungeremo all'Avamposto.
I nostri ricordi risalgono ormai solo al momento in cui ci svegliammo e fummo legati al nostro primo Arconte.
Il nostro corpo un tempo era abitato da qualcosa di diverso, un Umano, ma ormai i ricordi personali di quella creatura sono perduti. Tutto quello che rimane sono i pensieri fondamentali per far funzionare questo corpo, vestirsi, parlare, nutrirsi, muoversi in mezzo agli Umani senza turbarli troppo.
E poi ci sono gli istinti che nulla hanno a che fare con gli Umani, quelli che sono la parte più vera di noi.
C'è il nostro potere, che ci definisce, ci delimita, ci rende parte di un Ghenos, eppure ancora sfuggente e dall’origine sconosciuta.
C'è il Ghenos. Ovunque andiamo siamo naturalmente attratti da quelli che con noi condividono lo stesso potere. Come se fosseroro una parte di noi, perduta e finalmente ritrovata. Gli Umani stessi sanno che è bene lasciarci riunire. Quando percepiamo altri come noi nelle vicinanze e ci viene impedito di avvicinarli, presto ci indeboliamo nei corpi e negli spiriti. Ci da piacere condividere informazioni ed esperienze con il nostro Ghenos, quasi che la nostra mente cerchi di tornare ad essere parte di un tutto. Per i membri di uno stesso Ghenos è impossibile mentire l’uno all’altro, nello stesso modo in cui sarebbe impossibile mentire davvero a una parte di se stessi.
C'è il nostro Arconte. Il padrone. Il nostro legame con lui ci salva dal terribile fato di divenire Ombre e per questo ci è indispensabile come l'aria respirata dagli Umani. Possiamo avere rapporti molto diversi con il nostro Arconte. Certo tutti obbediamo, ma se alcuni eseguono meramente gli ordini alla lettera, altri si prodigano oltre i propri doveri per il bene del proprio padrone. Fra i due estremi, tutte le possibili sfumature. Tutti ricordiamo il nostro Primo Arconte, che è stato un Discepolo dell’Etere, e sappiamo che, qualsiasi cosa accada, i Discepoli dell’Etere ci proteggeranno.
Infine c’è la domanda che aleggia sottile e perniciosa in ognuno di noi: cosa siamo? Perchè esistiamo? Siamo forse nuovi figli di Ipogea, pronti a crearsi un nuovo fulgido destino, o solo un insano esperimento di quelle folli creature chiamate Umani?
E cos’è quella misteriosa musica che nei nostri sogni si fa sempre più forte mano a mano che ci avviciniamo all’Avamposto?
Ghenos dell'Alba
“L’Alba ci illumina e ci lega a sé. La volontà del Ghenos è la nostra e quindi unica. Noi siamo un insieme. Per quanto la nostra εμπάθεια, come piace appellarla a voi Filosofi, sia rigogliosa ed espansa, le vostre menti rimangono insondabili, se non fosse per il continuo odio e disprezzo che avete verso di noi. Ma noi ti siamo utili e a ciò non ci opponiamo. Puoi forse negare di stare meglio da quando siamo di tua proprietà?”
“Non ci è ancora chiaro come operino tutte le Leggi in questa terra di Ipogea, ma il Ghenos di questi Eterecarnidi permette loro di guarirci. Dal graffio di un rovo alla gamba mozzata dagli artigli di una fiera. Il loro prodigioso tocco predispone il nostro organismo alla rigenerazione dei tessuti, laddove è ancora possibile. Una gamba mozza per l’appunto rimarrebbe tale, ma non si trasformerebbe più facilmente in una ferita mortale.”
“Noi vibriamo con la materia di cui siamo composti, e la incitiamo a rivolgere lo sguardo verso ciò che è meglio. Non abbiamo altre parole per descriverti la nostra competenza. Non possiamo creare nulla dal nulla. Noi non siamo divini. Noi siamo. Eppure ammiriamo il vostro amore per la conoscenza, il vostro spirito d’avventura e d’innovazione.”
“Pertanto si potrebbe postulare che questi esseri non siano in grado di recuperare ciò che del corpo viene perduto, ma bisognerebbe non considerare quei resoconti che descrivono come alcuni cadaveri freddi abbiano ripreso calore e vita dopo il portentoso intervento di più Eterecarnidi. Per questi e molti altri motivi io, da Filosofo, sono affascinato da quel che loro sanno fare perché ne vedo l’utilità. E nel contempo in segreto li temo.”
“Per questi e molti altri motivi noi che vediamo con gli occhi del Ghenos dell’Alba siamo affascinati da quel che tu sai fare perché ne vediamo l’utilità. E nel contempo in segreto ti temiamo.”
Pensieri di un Filosofo e del suo schiavo
Accademia - Pharos
A Pharos la Carovana dell'Accademia ha preso tra le sue fila NikodemoNikodemo - Stratega della Gilda dei GuardianiSpeciale: FillerGiocatore: NervoGruppi: I Nuovi Arrivi, Accademia - Pharos, Gilda dei Guardiani e CerberoCerbero - Oplita della Gilda dei Guardiani (Lui/egli)Speciale: FillerGiocatore: Marco PezzuoliGruppi: I Nuovi Arrivi, Accademia - Pharos, Gilda dei Guardiani della Gilda dei Guardiani, reclutati da ElektroElektro - della Gilda degli IngegneriGiocatore: SkanaGruppi: Carovana dell'Accademia, Gilda degli Ingegneri. Inoltre EuclideEuclide - della Gilda dei Filosofi (Lui)Giocatore: GaspaGruppi: Carovana dell'Accademia, Gilda dei Filosofi ha acquistato β - Betaβ - Beta - del Ghenos del VesproGiocatore: SbarbyGruppi: Eterecarnidi, Accademia - Pharos, Ghenos del Vespro al mercato dei Discepoli dell'Etere e si sono aggregati alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda dei Filosofi AlithiaAlithia - Saggio della Gilda dei FilosofiSpeciale: PNGGiocatore: Giulia SpinatoGruppi: Accademia - Pharos, I sei Saggi, Gilda dei Filosofi e il suo Eterecarnide α - Alphaα - Alpha - del Ghenos dell'AlbaGiocatore: DigioGruppi: Eterecarnidi, Accademia - Pharos, Ghenos dell'Alba, che diventerà proprietà di tutta la Gilda una volta giunti all'Avamposto.