Hai cominciato con i tozzi di pane. Rubavi a chi aveva troppo, davi a chi aveva fame. Dove la legge non arrivava, tu portavi equità e giustizia: semplicemente facevi qualche passo in più perché i bisogni, quelli veri che fanno tremare dalla fame, venissero soddisfatti. Cibo, oro, medicinali, raramente andavi oltre quello: il tuo modo di muoverti era tattico, e la via dello Stratega l'hai imparata nei dedali delle città e sfruttando l'intelligenza per trovare ogni via di fuga. A un certo punto la fortuna ti ha tradita, e non sei stata abbastanza abile: ti hanno portata a Erebo, gettata nel buio, e non pensavi all'inizio che ne saresti mai uscita. Ma finalmente non sei sola - nell'oscurità hai trovato più di quanto pensassi. I tuoi occhi guardano più lontano da tempo: quello su cui puoi mettere le mani ora è un futuro davvero migliore.
Dalle carceri di Erebo si esce raramente. L'Impero è un luogo di pace anche e sopratutto perchè l'Esarcato sa disporre dei propri nemici... nemici della pace e dell'Esarcato stesso. La tenebra di Erebo inghiotte e protegge ogni buon cittadino da chi non sa stare alle regole. E voi? Voi da quelle tenebre siete stati inghiottiti e adesso, per uno strano scherzo del fato, ne siete usciti, pronti ad affrontare una titanica impresa.
Capite una cosa: voi fate paura a ogni cittadino rispettoso dell'Esarcato. Avete infranto le regole e lo avete fatto con cognizione di causa, con potere. L'avete fatto magari per ragioni morali: giustizia, superamento di limiti arbitrari, dare una possibilità a chi se le è viste negate. Ma avete infranto le regole che costituiscono l'ossatura di una vita ordinata. Capite questo, se fosse permesso agire così, macchiarsi dei crimini di cui voi siete colpevoli, la nostra civiltà sarebbe in polvere. E lo sapete. Forse siete anche consumati dal rimorso, forse restate convinti di avere fatto una scelta giusta per quanto vi abbia dannato. Ma sappiamo anche che voi siete capaci, avete mani forti e menti ampie. Conoscenze ed ambizioni. Per questo le vostre celle sono state aperte, una carovana preparata per voi verso la frontiera dell'Impero. Il Nuovo Mondo ha bisogno del vostro talento e voi ne avete bisogno per provare qualcosa a voi stessi, ma soprattutto ai vostri concittadini. Perché ci sono solo due strade davanti a voi: la gloria in Ipogea o tornare a marcire in Erebo. Questa è la vostra ultima possibilità, Prigionieri.
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A Pharos avete preso tra le vostre fila NereoNereo - della Gilda degli IngegneriSpeciale: FillerGiocatore: Luca BaggioGruppi: I Nuovi Arrivi, Gilda degli Ingegneri, Erebo - PharosTeaser: Sei cresciuta a Pharos, senza un'istruzione adeguata e da anni sei entrata nella Gilda degli Ingegneri senza superare il ruolo di apprendista. Vero è che il tuo entusiasmo compensa solo in parte la tu (...) della Gilda degli Esploratori, reclutato da AnassimandroAnassimandro - della Gilda degli IngegneriGiocatore: Aladino AmantiniGruppi: Carovana dell'Erebo, Gilda degli IngegneriTeaser: Parlano. Teorizzano, speculano, auspicano... mille stantie variazioni sul parlare; ma tu fai. Tu hai fatto. All'Accademia eri una testa calda, una litigiosa, un'incapace di collaborare, ma erano solo (...). Inoltre CirceCirce - della Gilda dei MercantiGiocatore: Ilaria - Ilaria ChichiGruppi: Carovana dell'Erebo, Gilda dei MercantiTeaser: Regina degli scarafaggi. Ubriaca di potere. Pezzo di merda che direbbe qualsiasi cosa per avere una folla che l'acclami. Ti hanno detto di ogni, dai loro posti sicuri. Ma tu c'eri; c'eri per chi era n (...) ha acquistato ρ - Rhoρ - Rho - del Ghenos della NotteGiocatore: SARA - SARA COCCOLIGruppi: Eterecarnidi, Ghenos della Notte, Erebo - PharosTeaser: Noi siamo Rho del Ghenos della Notte.
Noi siamo violenza e riflessione.
La lama e il pugno non sono semplice estensione: sono il punto in cui la volontà si concretizza di più. La nostra perlomeno. U (...) al mercato dei Discepoli dell'Etere e si è aggregato alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda dei Guardiani TitanoTitano - Saggio della Gilda dei GuardianiSpeciale: PNGGiocatore: Ronin Hood - Francesco CalcagniGruppi: Gilda dei Guardiani, Erebo - Pharos, I sei Saggi.
Chi combatte per l’Impero non lo fa mai da solo.
Ogni unità dei Guardiani è composta di due. Stratega e Oplita: l’occhio e il braccio, la tattica e l’esecuzione, la torcia in Selenite e l’arma pesante. Che siano criminali, nemici o bestie, le minacce alla sicurezza dell’Impero trovano sempre davanti a sé due menti unite in una sola, fianco a fianco, schiena contro schiena. Totale e reciproca fiducia per avere ragione del buio.
I Guardiani lasciano il pensiero alle altre Gilde: a altri i sogni di gloria, la pompa magna e le belle parole. E sanno pure che questa vita è mille volte da preferire a un lento spegnersi nella quiete, in una noia che corrode l’anima. Sotto lo stemma della Torre non ci si fanno tante illusioni, la sicurezza si ottiene col sangue. Il mondo fuori è pieno di orrori, l’Impero si è alzato sopra alla barbarie e, per tenerla fuori, ci si spezzano le ossa. Si sanguina, prima o poi si muore. Ma è come si muore che fa tutta la differenza, e un Guardiano lo fa in piedi. Questo è l’onore: un’eterna battaglia in due, fino a crollare.
Così saranno pure tetri e rozzi, questi armigeri. Guarderanno i vostri affari, i vostri discorsi, con sufficienza. Ma tenete sempre a mente che vi tengono al sicuro. Sono l’unica speranza quando vi troverete un’Ombra davanti, ma anche il primo baluardo contro la barbarie: se la legge dell’Impero va difesa, siate certi che saranno due Guardiani a farla rispettare.
E a ricordarvi che da soli si muore. Così si vive: al proprio posto, compiendo il proprio dovere.