Titolo: L'idiota del villaggio
Genere:
Parole chiave: Insanità mentale, violenza, omicidio
Quando guardi profondamente dentro agli occhi di una persona riesci a scorgere le sfumature della sua anima. Ovviamente tutti sanno che questo per Boza NemecBoza Nemec - L'idiota del villaggioGiocatore: Gabriele CasettiGruppi: I Civili, GLI SFOLLATI Di DIJEVICITeaser: Quando guardi profondamente dentro agli occhi di una persona riesci a scorgere le sfumature della sua anima. Ovviamente tutti sanno che questo per Boza Nemec non funziona. E' imprevedibile. La gente s (...) non funziona. E' imprevedibile. La gente si spaventa. I suoi pensieri chiusi dentro ad un labirinto. Si isola sempre. Alterna la lucidità all’eccitazione. Come quella volta che ha disegnato dei cazzi sulla Santa Madonna di Montenegro! Che vergogna! Prima della guerra stava sempre in casa. O era una prigione? O un sanatorio? Oggi si aggira tra i boschi. Tra le tende. La gente guarda i suoi occhi: alcuni non ci vedono niente, altri, i più attenti, un mondo.
Il più corposo gruppo di civili è quello degli SFOLLATI. Si tratta degli abitanti adulti del vicino villaggio di Dijevici, per lo più di religione ortodossa, che si sono allontanati dal loro villaggio per sfuggire agli scontri della guerra civile, riparando nelle vecchie colonie estive di montagna dove erano soliti portare i loro bambini. Gli sfollati non sono mai stati coinvolti direttamente nella guerra, e sono un gruppo pacifico e organizzato che non ha interesse a spostarsi dal proprio rifugio fino alla fine dei disordini.
I PROFUGHI invece vengono dalla principale grande città del fondovalle, città che è stata sconvolta da eventi tragici. Molti di loro sono state vittime di soprusi e abusi, hanno perduto tutto, a volte persino la loro umanità, e fuggiti per boschi e rupi, nascondendosi nelle fratte, hanno finalmente raggiunto le montagne. Fra loro ci sono molte donne e pochi uomini, perché i loro mariti e i loro figli sono rimasti indietro o sono morti. Per lo più sono di religione musulmana o cattolica, con una terribile storia personale da raccontare, in quanto testimoni dei peggiori orrori possibili della guerra civile.