Lo so... adesso mi vedete così... con abiti un poco dimessi, ma ho una discendenza illustre.
Piuma di Corvo, il mio Avo, era nientemeno che il Capo della Famiglia Collins.
Certo, il suo nome parrebbe quello di un capo Nativo Americano, ma vi posso assicurare che dell'Apache o del Sioux, non aveva nulla.
L’origine del suo nomignolo era da attribuirsi a tutt’altro.
Aveva un certo amore per tutto ciò che c'è di macabro, a partire dalla frequentazione assidua dei cimiteri. Era sua abitudine infatti, svegliarsi al calare del sole e recarsi in quei tetri luoghi, per poi far rientro soltanto alle prime luci dell’alba. Questo suo costume era noto a tutti, ma nessuno aveva mai osato domandare il perché. Se c'era una cosa che non possedeva era il talento negli affari, e sperperava i pochi averi della famiglia in investimenti fallimentari. Aveva le mani bucate, insomma, specialmente se si trattava di affari che riguardavano le sue insane e tetre passioni: una serra di piante carnivore, una fabbrica di scope volanti, un circo di zombie e chissà cos'altro. D'altro canto compensava questo suo lato oscuro con un animo leggero e vanesio, ed era totalmente incapace di tenere a freno la sua indole frivola. Aveva il coraggio di inoltrarsi nel bosco fino alla radura della Collina Triste, un luogo dove mai nessuno si era spinto, solo per raccogliere una delle rose bianco cadavere che lì crescevano, per poi regalarla ad uno dei suoi numerosi amori, declamando versi poetici in spagnolo mentre mimava passi di tango. L’amore e la Morte sembravano essere le sue uniche passioni. La famiglia rimproverava spesso Piuma di Corvo per le sue assenze, ma la sua risposta, data mentre stringeva il suo sigaro preferito tra le labbra, era sempre e solo una: "Ben detto, ti meriti proprio una pacca sulla spalla!". Un giorno arrivò a Swinton la polizia e accusò Piuma di Corvo di aver provocato numerosi incidenti ferroviari. A conferma della sua presenza sui luoghi delittuosi sembrava essere proprio una delle rose pallide come un cadavere che tanto amava. A quanto pare era stato un bravo cittadino di Swinton a fornire quella prova. Piuma di Corvo non smentì, ma neanche confermò: in tutta risposta sfidò ad un duello di spada il comandante dei gendarmi. Ne scaturì un discreto parapiglia fino a quando un proiettile si conficcò nella sua gamba, consentendo così la sua cattura. Passò i suoi ultimi anni in galera, e quando la famiglia andò a ritirare il suo cadavere, non fu possibile trovarne traccia. Al suo posto vi era soltanto una rosa bianca.
[Personaggio ispirato a Gomez Addams, della serie tv “Mercoledì” del 2022]
Se camminando per le strade di Swinton incappate in una colorata girandola a vento, o in un ricamato fazzoletto appeso con un nastro ad un ramo, state pur certi che quelle cose appartengono ai Collins. Infatti non succede mai che questi prendano una decisione che sia una senza prima aver consultato il vento. Eh già, proprio così… il vento gelido che proviene dal nord, dissipando le nebbie, sarà foriero di buone notizie; invece i venti impetuosi dell’est non possono che essere premonitori di sventura. E i venti del sud? E quelli dell’ovest? Chiederete voi… Beh, non tutti i segreti di questa famiglia sono conosciuti, ed è giusto così: loro e solo loro sono in grado di cotanto infallibile intuito, fosse anche ammirando le fronde accarezzate dal vento o la danza di un ricciolo di fumo. E’ proprio come se avessero fatto un occulto patto con brezze e folate. Quasi tutta Swinton ride di loro e di questa loro bizzarra consuetudine: “Son come banderuole, quelli, incapaci di prendere una decisione senza aver consultato prima il gallo sul tetto del loro fienile”, questo si mormora.
O, per meglio dire, tutti mormorano tranne i Maitland. Sembra che solo per loro i Collins siano venuti meno all’antica promessa, suggerendo il luogo dove avrebbero raccolto cadaveri di farfalle ancora integri. Ed è proprio grazie ai Collins se quella famiglia ha smesso di uccidere le colorate creature, ingrassando così la propria collezione. E questo dovrebbe essere d’insegnamento per tutti, perché una cosa è certa: quando si tratta di comprendere i segni del vento i Collins non cadono mai in errore, fiduciosi che quello non sbagli mai.
Accadde però un fatto molto ambiguo. Tantissimi anni fa, quando il paese di Swinton contava solo pochissime anime, uno dei loro antenati - del quale per scaramanzia nessuno osa pronunciare il nome - invece che seguire il vento prese una decisione di testa propria. Fu così che cedette la terra sulla quale oggi è costruito il pozzo alla famiglia Van Dort. Questo si rivelò presto essere un errore fatale, che in seguito portò la famiglia verso il baratro della povertà.
L’ Innominabile fu esiliato, tacciato di presunzione ed orgoglio, e di lui non si seppe più nulla. Fatto sta che ciò incrinò i rapporti tra i Collins e i Van Dort. Ancora oggi questa famiglia che governa Swinton non è vista di buon occhio, e i Collins credono che guardarli in faccia sia cagione di sventura, come se i loro occhi avessero il potere di intaccare e corrompere la loro anima. Proprio per questo ogni volta che un Collins deve, per un motivo o per l’altro, interloquire con un Van Dort, è solito fissare la punta delle sue scarpe e stringere i pugni affinché la sua anima non venga catturata.
Ma che sia stata proprio la famiglia Davis ad aver dato loro questo potere? Qualcuno ne è convinto, altri pensano che siano solo “futili chiacchiere intorno al camino” per riempire le fredde serate invernali. Il vento sulla questione non si è ancora espresso.
Quelli che si sono espressi a riguardo, invece, sono gli Everglot, che di cose da dire sulla famiglia Davis ne hanno a bizzeffe: ne hanno sparlato così tanto che il loro fiato, proprio come fosse un vento amico, con il tempo è riuscito ad alimentare la fiamma di questo sospetto nel cuore dei Collins. Se seguiranno questo nuovo vento privo di punti cardinali non è dato sapere. Forse la solita riunione domenicale tra le due famiglie sarà decisiva perché l’incendio divampi.
In questa contrada trovano ricetto tutti coloro che mettono al primo posto l’amore, con le sue declinazioni e implicazioni. Generosità, coraggio e lealtà sono le principali virtù; ma queste, quando vengono gonfiate e portate all’estremo, si tramutano in difetti. Pertanto possiamo trovare in questo Sestiere sia un contadino che con bontà aiuta il prossimo offrendo un lauto pranzo, e sia una poveraccia in canna che ha sperperato tutti i suoi averi nell’organizzazione di feste dispendiose.
I colori in cui si riconoscono sono il vermiglio e il castano. Che poi, in fin dei conti, sono la stessa cosa: tutti i marroni sono diverse sfumature del rosso, il colore del cuore per l’appunto.