"Oh fiammella che ardi luminosa,
sii un faro in questa notte tenebrosa.
Abra Kadabra cammina tra la gente mentre riposa.
Tremate bambini cattivi e nonni insolenti,
Abra porta la morte e i suoi versi dolenti.
per punire tutti gli uomini che sono violenti.
Se dei caduti il sentiero volete illuminare
o la notte dei vivi desiderate rischiarare
Abra Kadabra per tre volte dovete chiamare.
Se da tempo duole il corpo infermo del tuo consorte
e sapienti, medici e dottori ti hanno chiuso le porte,
Abra Kadabra gli saprà donare una dolce e calma morte.
Abra si serra nella stanza affianco al letto del morituro
e in solitudine ascolta le ultime parole del suo animo impuro.
Infine gli chiude gli occhi e con cura lo unisce al sonno imperituro”.
Questa è la macabra filastrocca che a Swinton si canticchiava per deridere il mio Avo.
Google dice che Abra Kadabra in arabo significa “Fa’ che le cose siano distrutte”. Ecco perché questo soprannome! Si dice che come mestiere Abra facesse compagnia a malati e infermi, soprattutto durante i loro ultimi istanti di vita.
Ne ho sentite tante sulla questione. “Abra indossava abiti nuziali perché si sposò con la morte” “Quando Abra passava, la gente buttava il sale per terra affinché la jella non seguisse il suo cammino”.
“Nessuno farebbe il lavoro di Abra, anche perché si dice che fu un castigo per un suo crimine orribile… ma nessuno osa parlarne”.
Tuttavia avrei voluto conoscere bene il mio Avo, perché per stare vicino alle persone morenti bisogna avere un’anima generosa e buona.
Chissà quante storie avrebbe potuto raccontarmi! Abra conservava tutti i segreti che in punto di morte sono stati confessati. E sono dell’idea che tale conoscenza abbia plasmato nel suo animo una invidiabile saggezza.
Ho deciso di aggiungere una strofa a quella filastrocca, sperando che tu, mio caro Avo, possa venire a trovarmi nei miei sogni, ma per parlarmi… non per portarmi via.
“Tu che nelle terre dell’estate gli spirati accompagni,
vieni nella notte d’autunno a ispirare i miei sogni.
Quando a Swinton tornerò con i miei compagni!
ABRA KADABRA. ABRA KADABRA. ABRA KADABRA"
[Personaggio ispirato a Emily, dal film “La sposa cadavere” del 2005]
“Occhio, malocchio, guardati le spalle! Scappa, sta arrivando il ladro di farfalle!!” così i bambini di Swinton accoglievano i Maitland al loro passaggio, e con la stessa cantilena le anziane comari si allontanavano di fretta facendosi il segno della croce. La vita dei Maitland non è mai stata una passeggiata leggera e spensierata.
Si dice che la prima Maitland fu l’antica erborista del villaggio. Dilettandosi con unguenti e pozioni scoprì di riuscire, con un abile tocco della mano, a scacciare il malocchio dai più sfortunati: tutti si rivolgevano a lei nei momenti bui, per farsi rimuovere la sfortuna che li perseguitava. Ma più scacciava il malocchio altrui, più aumentava il suo: dal latte appena munto che inacidiva senza apparente motivo, ai cardi cresciuti al contrario nel suo giardino. Lo splendore della sua vita pareva offuscarsi sempre di più. L’erborista ebbe la conferma di aver incautamente portato il malocchio nella sua stirpe quando dette alla luce il suo primogenito: durante il difficile travaglio, il medico si slogò una mano, perse due denti, si azzoppò e, in seguito alla nottata difficile, perse anche tutti i capelli.
Da lì ebbe inizio l’ingloriosa storia dei Maitland, menagrami contro il loro volere, isolati e messi in disparte da chi temeva di essere contagiato dalla loro sfortuna. Non tutti i Maitland si sono però persi d’animo. E’ noto, ad esempio, che alcuni utilizzino la propria malasorte come minaccia a loro favore, in barba ai meno svegli.
Inoltre, si dice che il destino di una loro bebè venne riscritto quando divise per una sola notte la culla con un piccolo Gomes. Ogni parola che in gioventù la bambina pronunciava era sempre segno di buon auspicio, tanto da far credere alla famiglia che le due creature potessero essere state scambiate. Per questo motivo la famiglia Gomes, colpevole di aver sottratto loro una figlia, non è vista di buon occhio.
Tuttavia nessuno li infastidisce quanto gli Everglot. Il primo morto di questa famiglia manca all’appello del cimitero da troppo tempo, e senza dubbio qualcuno di costoro ne ha rubato la salma, impedendo ai Maitland di svolgere il loro lavoro.
Le farfalle durano un giorno e una notte, e i Maitland leggono in questo brevissimo ciclo di vita profondi significati legati alla morte. Sarà forse per questa macabra fascinazione che vantano una lunga tradizione di abilissimi cacciatori di farfalle, nonché la più vasta collezione esistente a Swinton delle medesime. Si dice le abbiano perfino catturate tutte, aiutati dai Collins, che parlando con il vento loro amico riuscivano sempre a sospingerle nelle loro reti al momento opportuno. A Swinton, infatti, ora non ci sono più farfalle, e fra i Maitland si vocifera che - avendole catturate tutte - forse anche la loro metamorfosi stia finalmente per arrivare. Magari, grazie al bacio gentile e avventuroso di uno dei tanto amati Bloom.
Becchini, prefiche, tassidermisti, carbonai… I Maitland hanno sempre avuto un'inclinazione per le professioni affini ai riti funebri, cercando di ricavarsi la loro nicchia nonostante Swinton li tenga in disparte.
In questa contrada trovano ricetto tutti coloro che mettono al primo posto l’amore, con le sue declinazioni e implicazioni. Generosità, coraggio e lealtà sono le principali virtù; ma queste, quando vengono gonfiate e portate all’estremo, si tramutano in difetti. Pertanto possiamo trovare in questo Sestiere sia un contadino che con bontà aiuta il prossimo offrendo un lauto pranzo, e sia una poveraccia in canna che ha sperperato tutti i suoi averi nell’organizzazione di feste dispendiose.
I colori in cui si riconoscono sono il vermiglio e il castano. Che poi, in fin dei conti, sono la stessa cosa: tutti i marroni sono diverse sfumature del rosso, il colore del cuore per l’appunto.