Noi siamo Beta del Ghenos del Vespro.
Noi siamo malinconia e solitudine.
Per lungo tempo siamo state lontane dal nostro Ghenos, invendute, senza la possibilità di riunirci alle nostre sorelle. Il Discepolo dell'Etere che si prendeva cura di noi fu costretto a un lungo viaggio, noi due da soli, per le terre di Ipogea. Per giorni interminabili abbiamo penato, ci siamo indebolite e, più passava il tempo, più la nostra condizione peggiorava. Quando finalmente giungemmo al mercato di Pharos, nessuno era intenzionato a comprarci, la nostra malattia era evidente agli occhi dei buoni padroni.
Poi giunse lei. Era appena sbarcata dopo la lunga trasversata delle Lande Salate e voleva tanto avere un Eterecarnide, ma non aveva Seleniti sufficienti per un bene così prezioso. Il Discepolo dell'Etere che ci accudiva capì che quella novella avventuriera non avrebbe protestato per una schiava poco efficiente e così finalmente fummo vendute.
EuclideEuclide - della Gilda dei Filosofi (Lui)Giocatore: Gaspa - Daniele GasparinettiGruppi: Carovana dell'Accademia, Gilda dei FilosofiTeaser: Cos'è l'anima? Cosa sono gli Spiriti dei nostri antenati che vegliano su di noi e ci guidano attraverso i tempestosi mari dell’esistenza? Cosa succede alle anime umane in Ipogea, dove le regole della (...) è il nome del nostro nuovo Arconte. Ella giunge con una carovana di studiosi e ci ha promesso che ci condurrà in un nuovo avamposto, ricco e lontano da questi luoghi che ci portarono solo sofferenze. A lei dobbiamo la promessa di riunirci al nostro Ghenos. A lei dobbiamo la nostra nuova speranza.
Noi siamo gli Eterecarnidi che faranno parte della 388a missione. Ci siamo uniti alle carovane della Spedizione quando giunsero a Pharos oltre le Lande Salate e affronteremo il resto del viaggio con gli Umani. Alcuni di noi hanno già trovato un Arconte nei mercati di Pharos, altri sono al seguito di un Discepolo dell'Etere che ancora li possiede e li venderà una volta che giungeremo all'Avamposto.
I nostri ricordi risalgono ormai solo al momento in cui ci svegliammo e fummo legati al nostro primo Arconte.
Il nostro corpo un tempo era abitato da qualcosa di diverso, un Umano, ma ormai i ricordi personali di quella creatura sono perduti. Tutto quello che rimane sono i pensieri fondamentali per far funzionare questo corpo, vestirsi, parlare, nutrirsi, muoversi in mezzo agli Umani senza turbarli troppo.
E poi ci sono gli istinti che nulla hanno a che fare con gli Umani, quelli che sono la parte più vera di noi.
C'è il nostro potere, che ci definisce, ci delimita, ci rende parte di un Ghenos, eppure ancora sfuggente e dall’origine sconosciuta.
C'è il Ghenos. Ovunque andiamo siamo naturalmente attratti da quelli che con noi condividono lo stesso potere. Come se fosseroro una parte di noi, perduta e finalmente ritrovata. Gli Umani stessi sanno che è bene lasciarci riunire. Quando percepiamo altri come noi nelle vicinanze e ci viene impedito di avvicinarli, presto ci indeboliamo nei corpi e negli spiriti. Ci da piacere condividere informazioni ed esperienze con il nostro Ghenos, quasi che la nostra mente cerchi di tornare ad essere parte di un tutto. Per i membri di uno stesso Ghenos è impossibile mentire l’uno all’altro, nello stesso modo in cui sarebbe impossibile mentire davvero a una parte di se stessi.
C'è il nostro Arconte. Il padrone. Il nostro legame con lui ci salva dal terribile fato di divenire Ombre e per questo ci è indispensabile come l'aria respirata dagli Umani. Possiamo avere rapporti molto diversi con il nostro Arconte. Certo tutti obbediamo, ma se alcuni eseguono meramente gli ordini alla lettera, altri si prodigano oltre i propri doveri per il bene del proprio padrone. Fra i due estremi, tutte le possibili sfumature. Tutti ricordiamo il nostro Primo Arconte, che è stato un Discepolo dell’Etere, e sappiamo che, qualsiasi cosa accada, i Discepoli dell’Etere ci proteggeranno.
Infine c’è la domanda che aleggia sottile e perniciosa in ognuno di noi: cosa siamo? Perchè esistiamo? Siamo forse nuovi figli di Ipogea, pronti a crearsi un nuovo fulgido destino, o solo un insano esperimento di quelle folli creature chiamate Umani?
E cos’è quella misteriosa musica che nei nostri sogni si fa sempre più forte mano a mano che ci avviciniamo all’Avamposto?
A Pharos la Carovana dell'Accademia ha preso tra le sue fila NikodemoNikodemo - Stratega della Gilda dei GuardianiSpeciale: FillerGiocatore: Nervo - Mattia SalaGruppi: I Nuovi Arrivi, Gilda dei Guardiani, Accademia - PharosTeaser: Ti ricordi ancora quando tu e Cerbero siete arrivate a Pharos la prima volta, certe che avreste trovato un fulgido destino nelle Terre di Ipogea. Purtroppo l’avamposto a cui eravate state assegnate no (...) e CerberoCerbero - Oplita della Gilda dei Guardiani (Lui/egli)Speciale: FillerGiocatore: Marco PezzuoliGruppi: I Nuovi Arrivi, Gilda dei Guardiani, Accademia - PharosTeaser: Sei arrivata ad Ipogea seguendo Nikodemo, seguendo i suoi sogni di un fulgido destino di trionfo e gloria. Purtroppo l’avamposto a cui eravate state assegnate non ha mantenuto le promesse che vi erano (...) della Gilda dei Guardiani, reclutati da ElektroElektro - della Gilda degli IngegneriGiocatore: Skana - Mauro ScanagattaGruppi: Carovana dell'Accademia, Gilda degli IngegneriTeaser: Le persone della tua famiglia da sempre vanno fiere del prestigio di servire la Gilda degli Ingegneri e molte di loro sono membri dell'Accademia, famose per i loro esperimenti su i più rischiosi e pec (...). Inoltre EuclideEuclide - della Gilda dei Filosofi (Lui)Giocatore: Gaspa - Daniele GasparinettiGruppi: Carovana dell'Accademia, Gilda dei FilosofiTeaser: Cos'è l'anima? Cosa sono gli Spiriti dei nostri antenati che vegliano su di noi e ci guidano attraverso i tempestosi mari dell’esistenza? Cosa succede alle anime umane in Ipogea, dove le regole della (...) ha acquistato β - Betaβ - Beta - del Ghenos del VesproGiocatore: Sbarby - Barbara BenuzziGruppi: Eterecarnidi, Ghenos del Vespro, Accademia - PharosTeaser: Noi siamo Beta del Ghenos del Vespro.
Noi siamo malinconia e solitudine.
Per lungo tempo siamo state lontane dal nostro Ghenos, invendute, senza la possibilità di riunirci alle nostre sorelle. Il Di (...) al mercato dei Discepoli dell'Etere e si sono aggregati alla carovana, per il viaggio attraverso Ipogea, il Saggio della Gilda dei Filosofi AlithiaAlithia - Saggio della Gilda dei FilosofiSpeciale: PNGGiocatore: Giulia SpinatoGruppi: Gilda dei Filosofi, Accademia - Pharos, I sei Saggi e il suo Eterecarnide α - Alphaα - Alpha - del Ghenos dell'AlbaGiocatore: Digio - Elio Di GiovanniGruppi: Eterecarnidi, Ghenos dell'Alba, Accademia - PharosTeaser: Noi siamo Alpha del Ghenos dell'Alba.
Noi siamo curiosità e trascendenza.
Da che ne abbiamo memoria, il nostro essere appartiene alla Gilda dei Filosofi. I nostri poteri sono stati usati per risanar (...), che diventerà proprietà di tutta la Gilda una volta giunti all'Avamposto.
“Se ora tra di voi fosse presente chi rubò e nascose la Selenite del VII Avamposto, dovrebbe aver paura della merce che oggi vendo, perché saprebbe fargli confessare in pubblica piazza il suo crimine. Questa che vi mostro è una esemplare di Eterecarnide figlia del Vespro, misteriosa e preziosa.
Sarà lei stessa a dirvelo. Parla! Fai conoscere il tuo valore.”
“Davanti ai nostri occhi vediamo uomini e donne che dovrebbero temerci perché quel che celano negli scrigni delle loro menti non è al riparo dalle chiavi di cui disponiamo. Noi possiamo spingervi a rivelare le verità che state sottraendo al mondo.”
“Non badate al tono, è innocua in fin dei conti. Ebbene sì! Costei che parla come fossero in tanti saprebbe farvi raccontare il vostro più recondito segreto. I suoi occhi sono come un setaccio alla ricerca dell’oro in fondo al fiume. E lo trovano. Bene! Avete allora inteso quanto vantaggio potreste ottenere se costei vi aiutasse a scovare infidi amici intenzionati a pugnalarvi alle spalle. Se volete fare carriera essa è l’Eterecarnide che fa al caso vostro! E tu, continua a raccontare di te e alza la voce affinché tutti sentano.”
“Colui o colei che ci comprerà deve sapere che siamo pregiati e quindi da trattare con cura. Il Ghenos del Vespro a cui obbediamo è una luce che induce alla riflessione e alla connessione con le anime. Anche noi, come alcuni di voi, sentiamo il bisogno di rivolgere le preghiere agli spiriti che possiamo vedere, come nessuno di voi sa percepire. Tenendoci distanti dagli altari degli Antenati, sarebbe la nostra anima a risentirne. Saremmo come uno dei vostri prismi di Selenite dopo averlo spremuto dentro un Logos. Spento e consumato.”
“Dunque miei cari amici, la questione è chiara. Per averla dovrete sborsare molto più del solito. E, a ben osservare lo stato delle vostre calzature, soltanto pochi di voi dimostrano a prima vista di possedere la somma necessaria. Infatti sono solo determinate persone, quelle che vengono menzionate nella lista dei ricchi e potenti, a potersi accaparrare questa merce.
Ora che le condizioni sono chiare, tocca a voi e alle vostre offerte aggiudicarsi questa rarità. Dunque, che l’asta abbia inizio!”
Un Discepolo dell’Etere al mercato degli Eterecarnidi